Mostra – SERGIO VECCHIO “L’impronta dorica nel segno contemporaneo”

L’iniziativa, promossa dall’Associazione “Opificio Crea”, ripercorre il lavoro creativo dell’artista campano Sergio Vecchio facendo dialogare 18 opere di pittura e grafica in excursus espositivo all’interno degli affascinanti e suggestivi spazi del Complesso San Michele di Salerno.

La mostra, curata dalla dott.ssa Gabriella Taddeo, è organizzata in collaborazione con la famiglia Vecchio e la Fondazione Carisal, con il patrocinio della Provincia di Salerno, Comune di Salerno, Associazione Erchemperto e l’Associazione “Hera creativa” di Paestum e gli sponsor Virvelle, Associazione AssoMiMe e Mc Donald’s Salerno e  Potenza.

L’iniziativa, altresì,  coinvolge attivamente gli alunni di diverse scuole cittadine tra cui gli studenti del Liceo artistico “Sabatini – Menna” che, per l’occasione, hanno realizzato un’opera che sarà in esposizione durante tutta la durata della mostra e gli studenti del Liceo Statale “Alfano I”.

L’evento culturale sarà presentato, presso il Complesso San Michele,  il giorno 10 febbraio, alle 10.00, durante il quale la famiglia Vecchio farà dono alla Fondazione Carisal di un’opera autografata dal Maestro che rimarrà esposta, in modo permanente, all’interno del Complesso.

La mostra sarà inaugurata il 21 febbraio, alle ore 18.00 e sarà fruibile, gratuitamente, fino al 3 marzo 2024 nei seguenti orari: 10.00 -13.00  e 16.00 – 19.00.

Durante il periodo della mostra, sono in programma, nella Sala Affreschi, due imperdibili appuntamenti con performances e relatori che commenteranno e ricorderanno la vita artistica e creativa del Maestro:

📆 22 febbraio 2024 – ore 18.00
Gli strumenti del mito. Suoni per il segno di Sergio Vecchio.
A cura di Olga Chieffi.

📆 26 febbraio 2024 – ore 10.00
La scrittura di Sergio Vecchio
A cura di Rossella Nicolò e degli studenti del Liceo Alfano I

📆 26 febbraio 2024 – ore 17.00
 Sergio Vecchio discente/docente
Erminia Pellecchia dialoga con Renata Florimonte, Dirigente Liceo Artistico “Sabatini – Menna”, Pino Latronico e Paolo Apolito.
Presentazione del lavoro degli alunni del Liceo Artistico “Sabatini – Menna”.

📆 29 febbraio 2024 – ore 18.00
Diario tra segno e parole.
A cura di Marco Vecchio e Flavio Erra.

Scarica qui il PROGRAMMA.

BIO
Sergio Vecchio (Paestum 1947- 2018), ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, allievo di Carlo Alfano e Giovanni Brancaccio.

Dal 1967 inizia un’intensa attività espositiva in Italia e all’estero. E’ presente alla X Quadriennale di Roma nel 1975, alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Ancona nel 1978, al Premio Michetti di Francavilla a Mare (CH) nello stesso anno, e tenuto varie personali a Roma e a Milano dove è notato da Lisa Licitra Ponti che su Domus, nell’aprile del 1985, così scrive […stiamo attenti a questo personaggio- a questo pittore “ inattuale”, che lavora solitario su Paestum affrescando frammenti, graffiti  su pietre di tufo del luogo, artista, studioso e viaggiatore insieme – e nel contempo ricerca e raccoglie documenti per l’Archivio di Paestum da lui fondato…].

Nel 1984 è segnalato da Pierre Restany e inserito nel Catalogo Generale della Grafica Italiana dell’Arte Mondadori con la seguente motivazione: “Sergio Vecchio nel suo tentativo di recupero dei dati artistici dell’archeologia, ha saputo dare alle sue tempere e acquerelli la dimensione evocativa di una intera civiltà.”  Con Pierre Restany e Fulvio Irace instaura a Milano un lungo sodalizio di amicizia e di cultura. Negli anni ’90 intensifica le sue presenze a Roma con mostre personali e collettive. […Il problema di Vecchio è l’attraversamento di un tempo inattraversabile. Ed ecco che egli utilizza la regressione del segno. Dall’archeologia al segno, da un codice storico ad un altro codice capace di attraversarlo, scoprendone il senso, mutandone la direzione del significato…] (Filiberto Menna).

Gli anni ’80 lo vedono impegnato, oltre che nel suo Voyage Pittoresque della Magna Grecia in campo pittorico, anche nel campo dei libri d’arte. Nascono, infatti, in collaborazione con il Laboratorio/le edizioni di Nola, una delle più importanti calcografie d’Italia, vari libri e cartelle di opere grafiche con le quali in Italia ha partecipato alle più importanti rassegne del settore (Salone del Libro, Torino 1986; Galassia Gutemberg, Napoli 1992; Mostra del libro d’Arte, Firenze, Pavia, 1993; Museo d’Arte Contemporanea, L’Aquila 2002; Soirée Cicliste, Roma 2003; Biblioteca Comunale Casatenovo, Lecco 2006; Biennale del Libro d’arte, Frosinone 2009 ecc.).

Negli anni ’90 la Sicilia diviene suo luogo privilegiato con la frequentazione costante dei siti archeologici più importanti dell’isola, e con numerose mostre personali e collettive. E’ qui che scopre la carta di Acireale instaurando con gli artigiani del luogo un rapporto di stima e di lavoro tuttora in pieno svolgimento.

Alla fine degli anni ’90 e negli anni 2000 la sua pittura sbarca in America, ove è impegnato in varie esposizioni (Rogers Gallery di Washington nel 1999 e nel 2001, al Center for the Creativ Arts in Virginia 2003, alla Monicart in Atlanta nel 2006) ecc. […I Fantasmi dell’antico – ha scritto Marco Amendolara – il loro colloquio impossibile, ma tentato con la modernità, non a caso ha attirato l’attenzione di tante voci critiche da Menna a Irace, da Crispolti a Corbi, da Bonomo a Trimarco…] […A ben guardare è il tempo, la sua malinconia e la sua poesia, il vero oggetto di tutta la ricerca estetica di Sergio Vecchio…] (Paolo Romano).

Della sua attività, in saggi, riviste specializzate e in varie edizioni d’Arte contemporanea hanno scritto i maggiori critici del settore. E’ autore di numerose pubblicazioni di memorialistica e di grafica.